Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del NORM in servizio alla locale Compagnia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare a carico di un giovane, poco più che trentenne, di origine straniera da anni residente a Livorno e con un ricco elenco di precedenti.

Infatti, l’uomo era stato arrestato lo scorso novembre, oltre che per resistenza a PU e danneggiamento aggravato, anche perché trovato in possesso di quantità di stupefacente tale da far presupporre una sua avviata attività di spaccio con anche qualche migliaio di euro verosimile provento di detta proficua operosità illecita. Talché l’AG labronica competente lo aveva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora “con gli obblighi”, tra cui proprio quello di permanere in casa dalle 21 alle 7 di ogni giorno.

Alcuni giorni addietro, invece, i carabinieri del NORM di Livorno lo hanno sorpreso in flagranza nella violazione delle prescrizioni; costui a seguito di un controllo stradale è stato fermato in orario notturno (zona di via Mastacchi) a bordo di un’auto che aveva destato l’attenzione degli operanti a causa di un’andatura zigzagante pericolosa per la pubblica incolumità degli utenti della strada.

Pertanto dopo averlo sottoposto ad alcoltest, risultato positivo per un alto tasso alcolemico di 2,18 g/l, era risultato addirittura privo di alcun titolo di abilitazione alla guida per non averlo mai conseguito.

Sulla scorta di tutte le attività dei carabinieri, confluite in una serie di denunce penali a suo carico, ed opportunamente vagliate proprio dall’AG di Livorno che ha emesso un provvedimento più afflittivo nei confronti dell’uomo, tramutando la misura già in atto con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere, prontamente eseguita dai carabinieri che lo hanno ristretto presso il carcere delle Sughere.

Dette operazioni dei Carabinieri rientrano in un più ampio plafond di attività che l’Arma di Livorno pone in essere, proprio in ottemperanza della vigente norma penale, a tutela della sicurezza in città con particolare attenzione al controllo degli utenti della strada.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.


Spaccio di droga, denunciato 69enne

Violenze verbali e fisiche sulla compagna, arrestato 50enne